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Rapporti patrimoniali nel processo per separazione e divorzio Strumenti di indagine, criteri di accertamento e parametri di quantificazione

Le misure patrimoniali rivestono un ruolo centrale nel processo di famiglia per almeno due essenziali ragioni: garantiscono la tutela dei soggetti più vulnerabili, spesso svantaggiati nell’accesso alle risorse economiche famigliari, e sono oggetto di provvedimenti giudiziari la cui efficacia dipende dalla misura entro la quale essi rispecchiano l’effettiva capacità patrimoniale delle parti coinvolte, sia obbligate che aventi diritto.

Giudice e Avvocati, nei rispettivi ruoli, possono trarre grande beneficio dall’integrazione di competenze tecniche nell’analisi patrimoniale, migliorando la rapidità e la precisione degli accertamenti.

La sinergia tra conoscenze giuridiche, fiscali e patrimoniali applicate contestualmente consente un’attività più completa ed efficace, migliorando sostenibilità ed efficienza nel tempo dei provvedimenti e riducendo altresì la necessità di interventi esterni come quelli del CTU, da riservarsi ai soli casi in cui le competenze di esso risultino indispensabili.

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Giuseppe Mazzotta

Laureato nel 1993 con una tesi in Diritto della Famiglia, è Avvocato civilista. Quale membro del Centro Interdipartimentale di Bioetica dell’Università di Pisa, è stato allievo del Prof. Massimo Ermini. Studia i profili patrimoniali del diritto, anche recandosi all’estero, di recente a New York dove ha assistito ad udienze della Corte Suprema e a Londra per seguire il corso “Business Law: New Developments in Theory and Practice” patrocinato dal Consiglio Nazionale Forense.

Rapporti patrimoniali nel processo per separazione e divorzio Strumenti di indagine, criteri di accertamento e parametri di quantificazione